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PORTUALITA' IN CALABRIA

Sicurezza della navigazione

800 km di costa calabrese sono serviti in media da un porto ogni 40 km.
Questo dato perde di significato però se si parla in termini di sicurezza della navigazione da diporto, in quanto la realtà territoriale ad esempio della provincia di Catanzaro versante Jonico, trovano il golfo di Squillace ampiamente scoperto nel tratto che va da Roccella J. (porto costruito ma che non eroga servizi perché ancora non è stata assegnata la gestione) a Le Castella (porto ancora in costruzione), un tratto di circa 100 Km, ben noto nel mondo della navigazione marittima, già dall’epoca dei navigatori greci, come uno dei mari più difficili del Mediterraneo.
Nel versante Tirrenico la situazione è in parte migliore, se si considera sempre in termini di sicurezza, che tra il porto di Vibo V. e quello di Cetraro, il tratto di costa privo di porti e di 100 km, ma che è in via di realizzazione la darsena di Campora S. Giovanni.
Sempre in tema di sicurezza della navigazione marittima, va citato il fatto che nel caso di un atterraggio di fortuna nell’area aeroportuale esterna, l’intervento di mezzi nautici di soccorso possono provenire solo dal porto di Vibo (24 Km)
Maggiore sicurezza in mare significa :
· poter godere tranquillamente il territorio marino sapendo di poter trovare riparo nel caso di peggioramento delle condizioni meteo;
· transitando da e per altre destinazioni sapere di poter raggiungere un luogo sicuro per trovarvi riparo;
· poter lasciare all’ormeggio per lunghi periodi invernali le imbarcazioni in transito od in via di trasferimento per altri luoghi, ovvero per ritrovarla nella stagione successiva, già a destinazione Garantire comunque la sicurezza nei trasporti civili è un preciso dovere dello stato a terra come nel mare.

Ricettività turistica

Il turismo nautico è una realtà fortemente radicata nella cultura imprenditoriale, politica e sociale dei paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo.
Assumendo a titolo d’esempio la Grecia, che per collocazione geografica si presta a termine di confronto con la Regione Calabria, ancora più che nel passato, con l’ingresso in Europa ha impegnato grandemente le sue risorse per incrementare, con fondi comunitari la propria rete di porti turistici sul territorio.
Risultato di tale politica :
· la Grecia è diventata la tappa preferita del turismo nautico gravitante nel Mediterraneo, che monopolizza i flussi turistici sia in alta che in bassa stagione, in considerazione anche della più favorevole valuta.
L’incremento ed il miglioramento dell’offerta portuale turistica in Calabria rappresenterebbe, per gli operatori turistici del settore un veicolo importante di presenze, in un settore nel quale il fruitore non va considerato nell’ottica di un occasionale e passeggero, ma pensando all’organizzazione importante e sostenuta, di servizi da offrire al diportista nautico, che si riassumono sommariamente in:
· posti barca con collegamenti terrestri, che consentano al diportista di diventare un turista terrestre a tutti gli effetti, bus navetta per raggiungere siti archeologici e storici, collegamenti con i centri urbani e con i parchi montani;
· esercizi commerciali dove approvvigionarsi prima della partenza e durante la sosta;
· rete di attività commerciali e artigianali, legati alla fornitura di servizi di manutenzione riparazione e vendita di attrezzature nautiche;
· Noleggio di imbarcazioni per il diporto croceristico di mediolungo raggio;
· Ristorazione con caratteristica di offerta culturale-gastronomica;
· Aree attrezzate per attività ludiche per bambini;
· Aeree culturali polifunzionali, nelle quali svolgere attività teatrali all’aperto proiezioni cinematografiche ecc.

Sviluppo del settore nautico

Ultima, ma assolutamente non in ordine d’importanza, la fornitura di servizi che dura tutto l’anno che in particolare va ad occupare i periodi di bassa stagione:
· Il rimessaggio invernale in acqua ed a secco delle imbarcazioni;
· La cantieristica navale di piccolo tonnellaggio presso la quale eseguire i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria alle imbarcazioni.
Questa fetta di settore, contrariamente a quanto si suole immaginare, se resa appetibile dal punto di vista economico e delle specifiche competenze tecniche, richiama clientela da ogni parte del mediterraneo.
Senza tema di sembrare un’affermazione altisonante, essa trova sostegno nell’osservazione dei fenomeni economici che vedono la Turchia oltre che la Grecia, meta di migrazione economica da parte dei diportisti provenienti da Francia, Germania, Italia per effetto della convenienza economica.
E’ ad esempio ormai noto, il marina di Guvia nell’isola di Corfù, dove stabilmente tutti i mesi dell’anno centinaia di imbarcazioni estere vengono ormeggiate e manutenute a costi competitivi rispetto alla vicina Italia.

Considerazioni conclusive

La Portualità in Calabria ha una notevole potenzialità in vari settori legati al turismo, se le strutture portuali, i servizi offerti, l’indotto turistico ad essi correlato, ed in modo particolare i costi saranno frutto di un attento ed oculato studio strategico, ma soprattutto se si deciderà di iniziare, senza indugiare oltre.